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THE BALLAD OF BEAUTY

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In honor of Rita Romanelli, principal dancer at the San Carlo in Naples

art director and fashion designer Alessandro Chelazzi photo Mary Ianniciello dancer Anna Rupe make up Stella Izzo 

hair Susy Chelazzi backstage Sara Sbriglia video Armando Taddeo dance school Rita Romanelli - Rossella Cocco

GABRIELE blazer Isaac Dewhirst, trousers J.Lindeberg, belt Boss, shoes Zign

SIRENO shirt Bläck, trousers COS, belt Boss, shoes Zign

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GROUP IMAGES CREDITS:

1. from left / SIRENO top stylist own, trousers Prada, shoes Zign SALIOU blazer Drykorn, shirt Tosce, trousers Blutime, tie Mazzola, shoes Zign VICTOR shirt Pierro Ferran, trousers Giorgio Armani, belt Boss, shoes Zign GABRIELE blazer Next, shirt by Anna Mignolli, trousers J.Lindeberg, belt Boss, shoes Zign

2.from left / SALIOU shirt by Anna Mignolli, trousers Giorgio Armani, shoes Zign SIRENO turtleneck Selected Homme, vest Lindberg, trousers by Anna Mignolli, shoes Zign GABRIELE shirt KOAN, skirt stylist own, socks Schiesser, shoes Zign VICTOR top stylist own, blazer Charles Dastien, trousers Prada, shoes Zign

The ballad of beauty

text Raffaella Celentano

 

When passion and art engage in a dialogue and meet the desire to celebrate beauty, wonderful projects are born. Uniting dance, art, and fashion into a single, grand dialogue is no small feat and requires a perfect balance, so that no part of the story overshadows another and everything is in harmony. To this harmony, a life story must be added, to bear witness to what has happened and, in some way, can accompany us in the future. This is The Ballad of Beauty. A hymn to beauty, a journey through the senses culminating in a cathartic purification in the marvelous act of dance.

Dance comes to life, is experienced, and is narrated in its multifaceted complexity. It then joins with passion, love, and memory, transforming into a complete celebration. This hymn to beauty is conveyed through two protagonists: two women united by their unconditional love for dance. A love that goes beyond life's difficulties, beyond pain, and beyond suffering. Rita Romanelli and Anna Rupe, both dancers, have dedicated their lives to the art of dance, overcoming significant challenges and transmitting their passion in different ways.

Rita Romanelli was the principal dancer at the Teatro San Carlo in Naples. Beside her, in life and career, were her husband Attilio Cocco, also a principal dancer at the San Carlo, and their daughter Rossella, now the director of the Rita Romanelli Dance School, a place that has become a symbol of love and a tribute to her extraordinary career as a dancer.

Anna Rupe, also a dancer, has dedicated her life to dance. Today, she transforms into the absolute protagonist of this project, dancing and reliving the places of the Rita Romanelli Dance School, a sacred place for her, where she grew up first as a student and later as a dance teacher.

Anna dances, poses, and wears. She dresses and reveals herself in her elegance, speaks through her body, and lives dance in all its complexity and beauty. In this project, Rita and Anna engage in a dialogue. They find themselves united in a dreamlike whirlwind of faces, bodies, clothes, and stories. A dancing dream, set in a magical place, which is both a starting and ending point for those who love, dream, and live dance.

The Ballad of Beauty thus becomes a tribute not only to beauty and dance but to two women united by their passion for this marvelous art. The project becomes an invisible thread connecting Rita and Anna, reminding us that our passions, if nurtured and fully lived, can remain intact, beyond difficulties and beyond life itself.

"Ever since I was very little, I spent more time in a dance studio than in a real home. My parents were principal dancers at the Teatro San Carlo in Naples, so it was natural for me to get close to this world from a young age.

My mother, Rita Romanelli, chose to have me by her side as much as possible, taking me every afternoon to their dance school. This allowed me to become more and more passionate, eventually becoming a dancer and then a teacher.

My wonderful mother passed away prematurely at the age of 45. My pain is constant, but I am proud and honored to have been her daughter. Even if only for a short time, she managed to make me appreciate this sublime art that is dance, and above all, she taught me the best way to convey passion to my students: with devotion, heart, respect, sweetness, and seriousness in a professional yet loving environment."

 

- Rossella

(ITA)

Quando la passione e l’arte dialogano tra di loro e incontrano la voglia di celebrare la bellezza, nascono progetti meravigliosi. Unire danza, arte e moda in un unico grande dialogo non è cosa da poco e necessita di un perfetto equilibrio, affinché nessuna parte del racconto prevalga sull’altra e tutto sia in armonia. A questa armonia, poi, va aggiunto un racconto di vita, per dare testimonianza di ciò che è accaduto e che, in qualche modo, può accompagnarci anche in futuro. Tutto questo è The Ballad of Beauty. Un inno alla bellezza, un viaggio attraverso i sensi che culmina con una purificazione catartica nel meraviglioso atto della danza.

La danza si anima, viene vissuta e raccontata nella sua poliedrica complessità. E poi si unisce alla passione, all’amore e al ricordo, tramutandosi in una celebrazione a tutto tondo.

Questo inno alla bellezza passa attraverso due protagoniste: due donne unite dall’amore incondizionato per la danza. Un amore che va oltre le difficoltà della vita, oltre il dolore e oltre le sofferenze. Rita Romanelli e Anna Rupe, entrambe ballerine, hanno dedicato le loro vite all’arte della danza, superando notevoli difficoltà e trasmettendo, in modi differenti, questa loro passione.

Rita Romanelli è stata prima ballerina del Teatro San Carlo di Napoli. Accanto a lei, nella vita e nella carriera, ci sono stati suo marito Attilio Cocco, anche lui primo ballerino al San Carlo, e la figlia Rossella, oggi direttrice della Scuola di Danza Rita Romanelli, luogo divenuto segno d’amore e un omaggio alla sua straordinaria carriera di danzatrice.

Anna Rupe, anch’ella ballerina, ha dedicato la sua vita alla danza. Oggi si trasforma nella protagonista assoluta di questo progetto, danzando e rivivendo i luoghi della Scuola di Danza Rita Romanelli, un posto sacro per lei, che qui è cresciuta prima nei panni di allieva e poi in quelli di insegnante di danza.

Anna danza, posa e indossa. Si veste e si svela nella sua eleganza, parla attraverso il suo corpo e vive la danza in tutta la sua complessità e bellezza. In questo progetto Rita e Anna dialogano tra loro. Si ritrovano unite in un vortice onirico di volti, corpi, abiti, storie. Un sogno danzante, ambientato in un luogo magico, che è insieme un punto di partenza e di arrivo per coloro che amano, sognano e vivono la danza.

The Ballad of Beauty diventa così un omaggio non solo alla bellezza e alla danza, ma a due donne unite dalla passione per quest'arte meravigliosa. Il progetto diventa un filo invisibile che collega Rita e Anna e che ci ricorda come le nostre passioni, se coltivate e vissute a pieno, possano restare intatte, oltre le difficoltà e oltre la vita stessa.

"Sin da piccolissima ho vissuto più in una sala da ballo che in una casa vera e propria. I miei genitori erano primi ballerini al Teatro San Carlo di Napoli, quindi è stato naturale per me avvicinarmi a questo mondo fin da giovane.

Mia madre, Rita Romanelli, ha scelto di farmi vivere quanto più possibile accanto a lei, portandomi tutti i pomeriggi nella loro scuola di danza. Questo mi ha permesso di appassionarmi sempre di più, fino a diventare una ballerina e poi un'insegnante.

La mia meravigliosa mamma è prematuramente scomparsa all'età di 45 anni. Il mio dolore è costante, ma sono fiera e orgogliosa di essere stata sua figlia. Anche se per poco tempo, è riuscita a farmi apprezzare quest'arte sublime che è la danza, e soprattutto mi ha insegnato il modo migliore di trasmettere la passione ai miei allievi: con devozione, cuore, rispetto, dolcezza e serietà in un ambiente professionale ma pieno di amore."

- Rossella

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